Psicologia dello Sport


“Ciò che conta non è la volontà a vincere, quella ce l’hanno tutti. Ciò che conta è la volontà a prepararsi a vincere.” ( P. William “Bear” Bryant )

Lo psicologo dello sport fornisce all’atleta strumenti utili ad affrontare momenti più o meno critici della vita di uno sportivo (attacchi di panico, ansia, depressione, elaborazione di un infortunio, burnout…) oltre ad offrire competenze utili a migliorare la propria prestazione, affiancando all’allenamento fisico e al perfezionamento del gesto atletico l’utilizzo di tecniche che lavorano sulla dimensione psicologica per ottenere una migliore gestione delle energie e dell’emotività in una situazione di allenamento e di competizione sportiva. Questo lavoro avviene attraverso l’analisi degli aspetti di personalità, dei pensieri e dei vissuti emotivi che caratterizzano l’atleta e che potrebbero dimostrarsi di ostacolo all’attività agonistica, nonché attraverso l’utilizzo di specifiche tecniche di training mentale.

La psicologia dello sport permette di acquisire notevoli conoscenze sul funzionamento psicologico dell’atleta durante l’attività sportiva e sulle modalità con cui tale fattore possa influenzare la performance agonistica o amatoriale.

La Consulenza Psicologica per l’atleta o per squadre prevede l’utilizzo di tecniche ad hoc utili ad impostare un lavoro di preparazione mentale.

Le emozioni disfunzionali che spesso si associano a una competizione, e non solo, non sono eliminabili, ma gestibili. Le tecniche di allenamento mentale permettono all’atleta di riconoscere le proprie modalità di pensiero abituali, e le emozioni ad esse collegate, e di imparare a modificarle e gestirle.

In particolare, tra gli atleti è molto diffuso il ricorso a tecniche di rilassamento e di visualizzazione, che vengono utilizzate per accrescere le risorse mentali dell’atleta, allenandolo a confrontarsi con le situazioni più critiche e aumentandone l’autocontrollo.
Le principali tecniche di intervento in psicologia dello sport sono:

  • Training Autogeno: consiste nella capacità di imparare a raggiungere uno stato di rilassamento psicofisico, che equivale ad uno stato di riposo. Permette, infatti, di raggiungere una condizione caratterizzata da una riduzione della tensione muscolare e da sensazioni psichiche introspettivamente percepite come benessere, serenità e tranquillità.
  • Le tecniche di visualizzazione possono servire per raggiungere una condizione di rilassamento, anche durante una gara importante. In questo caso, la tecnica consiste nell’immaginarsi all’interno di una situazione serena e confortevole, in un luogo reale o immaginario, in cui sia possibile trovare benessere psichico. A livello pratico, è essenziale che questa scena venga immaginata il più dettagliatamente possibile. Mentre si svolge l’esercizio si deve, infatti, prestare attenzione a tutti i particolari dell’ambiente: i colori, le luci, la temperatura, il momento della giornata, i suoni, il movimento delle persone e degli oggetti, le sensazioni tattili, uditive e olfattive, e, ovviamente, le emozioni provate. In questo ambiente immaginativo l’atleta potrà tornare ogni volta che desidera calmare e rilassare la mente. Questa tecnica permette all’atleta di arrivare preparato in gara e di gestire anche gli imprevisti perché già vissuti nella propria mente. In maniera molto simile, l’allenamento ideomotorio permette di esercitare specifici gesti tecnici, a livello mentale oltre che fisico, e di migliorarne l’esecuzione.

Da non confondere il ruolo di uno psicologo dello sport dal ruolo di un mental coach o di un motivatore. Chi sono queste tre figure e per cosa di differenziano? Come lavorano? Qual’è il loro ruolo in una squadra?

  • LO PSICOLOGO DELLO SPORT: è un laureato in psicologia, iscritto all’albo degli psicologi ed ha conseguito un Master in Psicologia dello Sport; Si occupa dell’atleta o della squadra nella totale preparazione mentale, oltre a poter svolgere interventi clinici in campo e in seduta individuale, lavorando sulle emozioni, definendo obiettivi a breve, medio e lungo termine, applicando le tecniche di intervento;
  • IL MENTAL COACH: è un professionista del settore sportivo (laureato in scienze motorie, allenatore o preparatore atletico) che ha conseguito dei corsi in psicologia dello sport, acquisendo capacità utili all’osservazione e alla conoscenza più approfondita dell’atleta in campo.
  • IL MOTIVATORE: è colui che utilizza la propria capacità di coinvolgimento emotivo per stimolare l’atleta e/o la squadra nella fase pre o post competizione.